lunedì 19 marzo 2018

Mussolini in Doom

A volte le cose che conosciamo meglio, o che crediamo di conoscere meglio, sono quelle che ci riservano le sorprese più incredibili. 

Tipo Doom. 

Ho giocato a Doom fin dalla sua uscita, mi sono interessato a vari aspetti del gioco quali la sua creazione o la possibilità di creare livelli aggiuntivi. Eppure questo gioco è riuscito di recente a sorprendermi. 

Mussolini appare in Doom. 

Non come mostro nemico (questo è toccato solo ad Adolf Hitler in Wolfenstein 3D) e, a essere precisi, neanche per intero. 

Il Muss, come lo chiamava Curzio Malaparte (ma nel mio dialetto il muss è l'asino) è stato usato come base per una sprite decorativa del gioco. 

Doom è uscito nel 1993, non esisteva ancora la grafica poligonale 3D (quella sarebbe arrivata qualche anno dopo con Quake) e per rappresentare nemici e oggetti presenti nelle mappe si usavano le sprite, immagini bidimensionali. 

Una delle sprite decorative usate nel gioco è un uomo appeso a testa in giù, con la braccia aperte e la giacca che gli è scivolata giù dal corpo. Questa sprite è stata presa da qualche foto che ritrae il corpo del Muss e di altri gerarchi fascisti appesi a testa in giù in Piazzale Loreto. 

Vi evito la foto, ma la potete trovare facilmente su internet. 

La sprite in questione è formata dalle gambe del Muss e dalla parte superiore del corpo della Clara Petacci, opportunamente ritoccata per adattarla alle palette e risoluzione del gioco. 

Come mai hanno messo il Muss in Doom? Ci sono due buoni motivi. Intanto per realizzare texture e sprite la id Software ha scannerizzato un sacco di materiale fotografico, sopratutto per il titolo precedente, Wolfenstein 3D, per il quale hanno anche usato una foto di Hitler per ricreare un dipinto del gerarca. Non fa strano quindi che avessero raccolto un bel po' di materiale fotografico sulla seconda guerra mondiale.
E per risparmiare tempo cosa c'è di meglio che riciclare materiale del precedente lavoro per Doom?